lunedì 8 novembre 2010

Cagna

Esposta, completamente in balia di quelle mani..
mani a me sconosciute, appena baciate
Mi aveva ordinato di occuparmi del suo cazzo,
io lo baciavo con ingordigia, la mia lingua non tralasciava nemmeno un cm del sesso di quell'uomo...
Mi sentiva sovrastata da tanta decisione.
Le sue carezze bruciavano la mia belle,
sentivo gli slip inumidirsi e i muscoli contrarsi, sussurrava le sue parole e io mi muovevo in quella oscena danza.
Il suo pollice mi stuzzicava, avevo paura di quello che desideravo, volevo parlare e chiedergli di scoparmi...
Speravo capisse che desideravo “attenzioni salate”, speravo non fosse delicato e senza riguardi, la schiava urlava.
<Io non spingerò, se vuoi che ti scopi devi essere tu a spingere contro il pollice!!!>
>Ero decisa a sorprenderlo, volevo che mi volesse, volevo che mi prendesse; faceva male ma io tiravo indietro il culo sempre più forte per sentire sempre più dolore e stupirlo.
Il dolore era intenso e io ero felice, il mio ventre si scioglieva, stavo per urlare quando le gambe hanno ceduto e mi ha ordinato di riprendere fiato.
Mentre ancora ansimavo e gustavo quel profumo si allontanò da me, stavo per piangere, pensavo fosse deluso, mi sentivo umiliata...
Mi tirò a sé, mi mise in posa e con le sue grosse mani ruvide mi sistemò per incularmi... non pensavo ci sarebbe riuscito, ancora mi bruciava un po', non ero pronta a ricevere il suo cazzo.
Nulla di delicato, nessun lubrificante, solo della saliva e poi un colpo secco di reni...
Mi teneva i fianchi, io piangevo e gemevo, si insinuava sulla in me, non diceva nulla, mi stava usando.
Le sue mani mi strattonavano, stringevano i miei seni, era violento e doloroso, ma io gemevo!!!
Sentivo i colpi sempre più forti, 
sempre più decisi,
sentivo che stava per venire, 
<Stai giù cagna!!!>.
>Non osavo muovermi, un ultimo intenso colpo e venne...
Mi aveva inculata e aveva riempito il mio culo del suo sperma,
nessuna coccola, nessun bacio.
Rimasi sola su quel letto, il trucco colava e non aveva nemmeno voluto togliermi le mutande...
Ma aveva goduto di me...

Serena

Sogni perversi...
da vivere senza dire...

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