giovedì 2 dicembre 2010

Il prezzo della felicità.

Ogni cosa ha un prezzo.
Sembra squallido parlare di ricompense quando di mezzo ci sono i sentimenti.
Adesso mi chiedo: quanto costa un abbraccio?
Non sentire più l'infinità solitudine,
essere baciata e desiderata.
Posso accontentarmi di fingere?
Posso dire che tutto va bene all'infinito?
Posso negare sempre ciò che è ovvio?
Sono mesi che mendico attenzioni,
che mangio le briciole,
che mi accontento e non pretendo.
Sono così stanca  e disillusa che non voglio più credere 
e ancor meno chiedere.


Serena

domenica 28 novembre 2010

Nessun sostituto

Io, adesso ci sono solo io...
Nella mia vita ho conosciuto un infinità di persone,
ho avuto rapporti importanti, forti, devastanti.
Sono morta fra  braccia che ho amato e sono rinata per rabbia.
Sette volte settanta ho vissuto tutto.
Ho fatto l'amore guardando la vera essenza degli altri,
ho avuto paura della mia mancanza di limiti,
so dare tutto, rinunciando a ricevere.
Non conosco l'altruismo,
sono tremendamente egoista.
Voglio che chi amo sia felice,
ma non so stare senza le persone che amo.
Nessuno ha mai sostituito nessuno.
Tutti hanno avuto un po' di me, e tutti mi hanno dato (volenti o no)...
Adesso sono divisa da questo contorto amore.
Amo il giorno, ma odio il sole.
Amo la notte, ma odio il buio.
Loro si odiano e si combattono e in mezzo
ci sono io, solo io...

Serena

venerdì 26 novembre 2010

Amare

Come si smette di amare?
Io non lo so fare,
è stato strano scoprirsi innamorata...
Dovrei odiarti e lo voglio,
ma tutto di me mi porta verso te...
Odio la tua assenza,
amo i tuoi silenzi,
Vivo nell'incertezza,
cerco di farmi più male che posso.
Dovrei ferire te?
non posso,
 perché ti amo più di quanto ami me...
Non ho idea di cosa voglio...

Serena

martedì 23 novembre 2010

domenica 21 novembre 2010

Punto interrogativo.

In bilico aspetto...
Ti avevo dato cose che adesso tu butti via,
non mi chiedi nulla e mi dai ancora meno
il dolore è insopportabile e io sono stanca di non stare mai bene...
Ognuno per la propria?
ma io da sola non so farlo,
conosco già l'epilogo di tutto,
ci sono già passata.

Serena

venerdì 19 novembre 2010

Meeme.

Volubile, inquieta, vulnerabile, violenta, indecisa e felice femmina...
voglio guardarti dritto negli occhi,
voglio che tu veda cosa posso donarti,
non ho paura, se mi vedi tremare è ho solo freddo.
Baciami per scaldarmi
Tienimi stretta, non conta quanti minuti sono miei, ma che siano miei.
Non abbasserò lo sguardo, nemmeno per non farti vedere il mio dolore,
sto piangendo, piango nell'attesa dei sorrisi.
Voglio che tu abbia questo,
le lacrime della tua serva,
i sorrisi della tua serva,
i pensieri delle tua serva.
Nessun nodo può di più,
non fingerò di stare bene,
io sono anche questo,
piccola, fragile, docile, dolce, imperfetta e premurosa serva Tua...

Serena.

mercoledì 17 novembre 2010

A REAL STYLE LIFE BDSM

La più stronza.


Non ho più parole per dire di me.
Ero io la stronza più stronza,
la donna fatta di gomma che camminava su tutto.
Me ne sbattevo delle telenovele.
Nulla mi toccava,
non mi preoccupavo del cuore o della felicità degli altri.
Cosa hanno fatto gli altri per me?
Ero perfetta per me.
E adesso?
Adesso la felicità delle persone che amo viene prima della mia?
O meglio.
Adesso la felicità delle persone che amo viene prima della mia.

Serena

martedì 16 novembre 2010

Nessuna regola

Ora tu nella mia mente
riesco solo a pensare a questo, mentre le mie mani cercano il mio clitoride.
Tu e i tuoi baci,
le tue mani che mi usano,
il tuo sapore,
la necessità di sentirti ancora su di me.
Voglio sentire ancora quel dolore e quel piacere,
voglio sentire il tuo seme inondare la mia bocca,
voglio lasciarlo cadere sul palmo della mia mano,
voglio guardarti dritto negli occhi e leccarlo.
Non voglio collari,
occhi bassi, o altre regole...
voglio che tu sia tu e io sia io...
sto godendo adesso e in me ti agiti tu
adesso sono qui, dietro quella porta c'è il mondo,
ma qui appoggiata a questo muro c'è la tua serva,
la tua serva che mugola e gode di te...

lunedì 15 novembre 2010

Viziata.

Avevo risposto all'annuncio più bello ed elegante.
Correvo con la mia macchina, il navigatore continuava a dirmi che correvo troppo.
Volevo farlo senza respirare troppo.
Solo una pazza poteva farlo.
Come cavolo mi era venuto in mente?
Dove cavolo stavo andando.
Mi ero affidata al mio istinto!
Io, donna viziata e adorata volevo farmi male.
La mail era molto scarna; l'indirizzo, l'ora e un numero da chiamare solo alle ventuno.
Avevo indossato i miei sandali più alti, non sapevo chi avrei incontrato ma con quelle scarpe non sarei passata inosservata.
Avevo fatto quaranta km in solo quindici minuti.
Avevo parcheggiato e chiamato il numero.
Le indicazioni erano chiare, avevo trovato immediatamente quelle vetrine.
Era un negozio stupendo, in pieno centro a Bologna...
sul retro un salotto elegante con luci soffuse.
Camminavo aggrappata alla mia borsa verso il buio.
Paura,
avevo paura, ma quella voce stupenda mi ha portata verso un uomo bellissimo, elegante nei modi, con gli occhi più vivi che abbia mai visto, profumava di buono.
Mi ritrovai subito con le sue mani fra le gambe, ero bagnatissima, il primo orgasmo mi fù rubato così;
in piedi, con la borsa fra le mani, mi baciava e mi tirava i capelli, e le sue dita dentro la mia figa...
Subito dopo mi salutò dandomi del lei...


Serena

venerdì 12 novembre 2010

Solo tre giorni.

"sono a casa, sto bene, grazie."
Avevo scritto quel messaggio poco prima di arrivare a casa mia, mi ero accostata per aspettare.
Sapevo che non mi avrebbe deluso, ero certa che mi avrebbe chiamata, non sarei tornata a casa da sola.
La sua voce era calda e calma come sempre.
Solo tre giorni prima, l'avevo chiamato ragazzino, speravo che si offendesse e che mi lasciasse sola a vivere la mia angoscia,
ma lui aveva insistito.
Domande su domande, piccoli sorrisi strappati, piccole attenzioni e ore solo per me.
Me che ero stata abbandonata in un modo dolcissimo, ma non per questo meno doloroso.
Mentre tornavo a casa, la sua voce mi coccolava ancora di più mentre si allonava.
Tornata a casa cercavo di distrarmi, mentre obbedivo ai suoi ordini controllavo nervosamente il cellulare.
Nella mia mente il dubbio, la paura, la certezza di meritarmi di essere trattata così, avevo avuto fretta e lui aveva giocato.
Tremavo, avevo paura, il suo cellulare era spento.
Alle diciannove finalmente un suo messaggio
"Sto bene, mi hanno ridato il cellulare solo adesso, ho avuto un incidente con l'auto, sta tranquilla."
Cominciò cosi il mio viaggio con lui.

Serena.

lunedì 8 novembre 2010

Tu

Imponiti
Obbligami
Zittiscimi
Bloccami
Mi hai detto che ci sono corde che non sono corde...
Sei Tu che sovrasti i rumori!!!
Continua ti prego...

Serena

Puttana offresi

Sono quì,
voglio soffocare quello che provo...
Non cuore da offrire,
sono la regina di me stessa,
unica sovrana del mio dolore...
Sono stanca, afflitta, delusa, impaurita sconfitta...
Non voglio provare più nulla,
offro una parte di me.
Non mi toglierò le mutande e i vestiti,
non ti guarderò,
non ti sorriderò.
Voglio solo indifferenza e cazzo...
Puttana offresi...

Serena 

Cagna

Esposta, completamente in balia di quelle mani..
mani a me sconosciute, appena baciate
Mi aveva ordinato di occuparmi del suo cazzo,
io lo baciavo con ingordigia, la mia lingua non tralasciava nemmeno un cm del sesso di quell'uomo...
Mi sentiva sovrastata da tanta decisione.
Le sue carezze bruciavano la mia belle,
sentivo gli slip inumidirsi e i muscoli contrarsi, sussurrava le sue parole e io mi muovevo in quella oscena danza.
Il suo pollice mi stuzzicava, avevo paura di quello che desideravo, volevo parlare e chiedergli di scoparmi...
Speravo capisse che desideravo “attenzioni salate”, speravo non fosse delicato e senza riguardi, la schiava urlava.
<Io non spingerò, se vuoi che ti scopi devi essere tu a spingere contro il pollice!!!>
>Ero decisa a sorprenderlo, volevo che mi volesse, volevo che mi prendesse; faceva male ma io tiravo indietro il culo sempre più forte per sentire sempre più dolore e stupirlo.
Il dolore era intenso e io ero felice, il mio ventre si scioglieva, stavo per urlare quando le gambe hanno ceduto e mi ha ordinato di riprendere fiato.
Mentre ancora ansimavo e gustavo quel profumo si allontanò da me, stavo per piangere, pensavo fosse deluso, mi sentivo umiliata...
Mi tirò a sé, mi mise in posa e con le sue grosse mani ruvide mi sistemò per incularmi... non pensavo ci sarebbe riuscito, ancora mi bruciava un po', non ero pronta a ricevere il suo cazzo.
Nulla di delicato, nessun lubrificante, solo della saliva e poi un colpo secco di reni...
Mi teneva i fianchi, io piangevo e gemevo, si insinuava sulla in me, non diceva nulla, mi stava usando.
Le sue mani mi strattonavano, stringevano i miei seni, era violento e doloroso, ma io gemevo!!!
Sentivo i colpi sempre più forti, 
sempre più decisi,
sentivo che stava per venire, 
<Stai giù cagna!!!>.
>Non osavo muovermi, un ultimo intenso colpo e venne...
Mi aveva inculata e aveva riempito il mio culo del suo sperma,
nessuna coccola, nessun bacio.
Rimasi sola su quel letto, il trucco colava e non aveva nemmeno voluto togliermi le mutande...
Ma aveva goduto di me...

Serena

Sogni perversi...
da vivere senza dire...

Toccata

Ho voglia di essere toccata
,ho voglia di carezze perverse,
voglio sentire il cuore esplodere
 e il respiro farsi corto...
Voglio ansimare e godere,
voglio essere schiava prima che donna...
Ho voglia di essere posseduta...
Serena.

Era...

Era carne nel mio ventre che ti bramava...
Era certezza assoluta...
Era totale felicità...
Era silenzio pieno di calore...
Non avevo necessità, 
se non le tue...
Non avevo desiderio,
se non servirti...
Era, è???

Serena

LaBastarda.

Chi credete io sia???
Una donna senza sentimenti?
Pensate che mi sia scelta questo nick perché sono una stronza???
Vi sbagliate, di Serena non sapete nulla,
soffro come gli altri, 
uso facebook per distrarmi, qui ho conosciuto amici veri e esimitestadiminchia,
ho anche conosciuto il piacere di appartenere...
Non trovo giusto che per una stupida ripicca si cammini sul mio cuore,
io non capisco il motivo di un comportamento tanto ingiusto e vigliacco...
Adesso si scherza con il mio cuore,
basta per favore.
Serena
Ho taggato più persone possibili perché ho bisogno che arrivi anche a chi mi odia, nessu motivo personale...